Ottava Nota

Progetto dedicato alla pubblicazione delle parole di troppo.

giovedì 31 gennaio 2008

BROMURO PER LA LEGA !

Il leader designato del partito democratico VVV, che si gira a sinistra ruotando di 270° a destra, e il capo autoproclamato dell'opposizione dialogavano alla grande, come nei migliori cartoni animati di Disney. 3V, nominato leader del PD da Berlusconi e poi dalle primarie, osservava con soddisfazione i passi avanti fatti nel dialogo, già al primo incontro (passi avanti rispetto a che?), e definiva tre punti della convergenza con l'"avversario", tra cui l'aumento dei poteri del presidente del consiglio. Ecco, stavo più tranquillo. Alla fine é riuscito a convincerli anche su quello. Il simpatico capo dell'opposizione ha poi smentito le voci assurde che gli addebitavano la volontà, poco dopo le ultime elezioni, di voler intessere una grande coalizione sul modello tedesco. "Mai detto", ha affermato, "ho detto che era ciò che avrei fatto io, se avessimo vinto nelle stesse condizioni." Come no. Però bisognerebbe fare la riforma elettorale, proponeva la sinistra e lo stesso 3V, ma per quello secondo Berlusconi non c'era il tempo. Un vero peccato. E ora che il governo é caduto, Marini ha avuto l'incarico di cercare una maggioranza proprio sulla riforma elettorale. Ma non c'é il tempo.
Anche Fini sente lo scorrere veloce delle lancette e l'ineluttabilità andargli incontro troppo in fretta, e anticipa che "Marini dovrà rimettere il mandato", tanto per accelerare i riflessi geologici del presidente del senato. Metti che si fosse fatto delle illusioni.

La Lega, poi, non parteciperà nemmeno alle consultazioni con il presidente delegato: praticamente andranno in autogestione, e se consumassero pure una certa quantità di marijuana potrebbero anche fare bella figura. Calderoli parla di "golpe": forse lui mi ha anticipato.
L'ex ministro della giustizia Nice Price, Clemente Mastella, con il proprio partito personale ribatte di picche (dev'essere la briscola), e il presidente quasi scaduto della camera Bertinotti si lancia in moniti: già lo vedo Capo dello Stato. Ora che il suo governo conta come il 29 Febbraio ritrova l'amato metodo Stanislavskij: tuona che "i politici attualmente non hanno più nessuna credibilità" ed ha presenziato a Roma alla proiezione di "In fabbrica", un film sugli incidenti sul lavoro. Per Bertinotti, la legga elettorale é una priorità. Ora, che il governo é caduto. Poi dice che non hanno più credibilità... per fortuna non ha proposto di fare la legge sul conflitto d'interessi.
L'Italia, si dice, é sempre più spaccata, e più ancora i gioielli di famiglia. Ci apprestiamo ad avere un governo con il 50,0001% dei voti. Se si candida una donna incinta, é fatta. Un'altra possibilità é che possano saltar fuori in tempo i voti ricontati del 2006.

mercoledì 30 gennaio 2008

QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA, LO STOLTO TEME CHE CI VOGLIA MANDARE I RIFIUTI DI NAPOLI

(Non si sa mai)
I cumuli di immondizia continuano a bruciare a Napoli e provincia, ma le loro fiamme non illuminano la vicenda dell'"emergenza rifiuti" (nella foto). Pare veramente complesso stabilire quali siano gli interessi in ballo. Pare. Una regione, la Campania, in cui si susseguono da anni le denunce di sversamenti di rifiuti tossici di mezza europa, ma che non riesce a smaltire i normali rifiuti cittadini. Il timore generale é che la vicenda spinga l'amministrazione all'adozione di un piano di costruzione di inceneritori; ed effettivamente la popolazione é oramai disarmata di fronte alle condizioni ambientali riscontrabili in ogni angolo del napoletano. Chissà se (a parte le proteste delle organizzazioni ambientaliste) i cittadini rifiuterebbero tale provvedimento, pure implicando il versamento di ulteriori finanziamenti in mani private, a danno della salute pubblica.
Proprio a Napoli, le forze dell'ordine hanno sgombrato l'ex Manifattura Tabacchi, occupata da un presidio di attivisti ed ora destinata allo stoccaggio delle ecoballe. Per qualche ora si é temuto che, per risolvere il problema dei rifiuti, si volesse adottare una tattica di "incenerimento indiretto". Statisticamente sono in minoranza i fumatori disposti a fare da inceneritori. Per fortuna ora é chiaro che non si faranno delle eco-sigarette: pare invece che lo stoccaggio dei rifiuti nel sito industriale sia solo temporaneo. Certo, temporaneo in base ai nostri tempi. Ma questo non é l'unico sito individuato dal commissario De Gennaro per lo smaltimento. Un'altro ad esempio, sede designata di una grossa discarica, é sulla statale Nola-Pomigliano D'Arco. L'unica persona dell'amministrativo a trovarsi realmente in emergenza é lui, e le opzioni a sua disposizione non sono certo numerose. Il nolano però, in seguito a queste indesiderate attenzioni, é in fiamme (in senso figurato). Infatti il mezzo scandalo sullo smaltimento pagato ai siti extra-campani riguarda poco più del 10% delle 100'000 tonnellate movimentate nella zona; il resto va ancora ammucchiato sui territori regionali, e si é sempre lontani dal liberare le strade dall'immondizia. Necessari, quindi, altri soldi pubblici per lo smaltimento regionale e non, e il miglioramento non sembra ancora nemmeno percepibile. In più, quando il commissario propone un sito da destinare alle discariche, spesso si scopre già utilizzato dalle ecomafie per i loro rifiuti tossici illegali.
Riciclare proprio no? Qui sta il punto: dopo vent'anni senza che nessuno abbia sentito il bisogno di elaborare un piano sui rifiuti, oggi sembra troppo tardi per pensare alla raccolta differenziata. Il commissario De Gennaro però riconosce all'iniziativa almeno il pregio di arginare la crisi. Infatti la differenziata a Napoli c'é: con circa 4 volte gli addetti rispetto a Roma e Milano, se paragonati alla popolazione. Risultato: 10% di recupero a dire tanto. E dunque, nella situazione attuale, l'installazione degli inceneritori hi-tech (cd. termovalorizzatori) risulta desiderabile, se si pensa che le persone muoiono già per la diossina a causa della gestione ambientale di questi decenni.
Bassolino evita di dimettersi e, anzi, finge di essere d'aiuto al commissario straordinario (non é un complimento, é chiamato proprio così) chiedendo pubblicamente che gli si concedano altri soldi. Come chiede i soldi Bassolino...! Insomma, vorrebbe istituire un'altra commissione, solo lui e De Gennaro. Lui farebbe il tesoriere e De Gennaro si beccherebbe i pomodori in faccia.
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, ha buttato la patata bollente nelle mani di Prodi (che immagine raccapricciante!), affermando che lui sapeva già da un anno, in seguito alla relazione del commissario Bertolaso (che, in seguito, pare abbia scoperto l'acqua calda), ma che non ha fatto nulla in proposito. Ha poi concluso l'arringa pro domo sua affermando che, su tali cose, ne lei ne Bassolino avevano alcun potere. Vedete come a volte si possano sopravvalutare le persone. Ha poi "assicurato" che non é il sindaco di Napoli a doversi dimettere. Chiunque egli sia
.



(qui sotto, il reportage di Riccardo Staglianò, dal sito di repubblica)