Ottava Nota

Progetto dedicato alla pubblicazione delle parole di troppo.

mercoledì 30 gennaio 2008

QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA, LO STOLTO TEME CHE CI VOGLIA MANDARE I RIFIUTI DI NAPOLI

(Non si sa mai)
I cumuli di immondizia continuano a bruciare a Napoli e provincia, ma le loro fiamme non illuminano la vicenda dell'"emergenza rifiuti" (nella foto). Pare veramente complesso stabilire quali siano gli interessi in ballo. Pare. Una regione, la Campania, in cui si susseguono da anni le denunce di sversamenti di rifiuti tossici di mezza europa, ma che non riesce a smaltire i normali rifiuti cittadini. Il timore generale é che la vicenda spinga l'amministrazione all'adozione di un piano di costruzione di inceneritori; ed effettivamente la popolazione é oramai disarmata di fronte alle condizioni ambientali riscontrabili in ogni angolo del napoletano. Chissà se (a parte le proteste delle organizzazioni ambientaliste) i cittadini rifiuterebbero tale provvedimento, pure implicando il versamento di ulteriori finanziamenti in mani private, a danno della salute pubblica.
Proprio a Napoli, le forze dell'ordine hanno sgombrato l'ex Manifattura Tabacchi, occupata da un presidio di attivisti ed ora destinata allo stoccaggio delle ecoballe. Per qualche ora si é temuto che, per risolvere il problema dei rifiuti, si volesse adottare una tattica di "incenerimento indiretto". Statisticamente sono in minoranza i fumatori disposti a fare da inceneritori. Per fortuna ora é chiaro che non si faranno delle eco-sigarette: pare invece che lo stoccaggio dei rifiuti nel sito industriale sia solo temporaneo. Certo, temporaneo in base ai nostri tempi. Ma questo non é l'unico sito individuato dal commissario De Gennaro per lo smaltimento. Un'altro ad esempio, sede designata di una grossa discarica, é sulla statale Nola-Pomigliano D'Arco. L'unica persona dell'amministrativo a trovarsi realmente in emergenza é lui, e le opzioni a sua disposizione non sono certo numerose. Il nolano però, in seguito a queste indesiderate attenzioni, é in fiamme (in senso figurato). Infatti il mezzo scandalo sullo smaltimento pagato ai siti extra-campani riguarda poco più del 10% delle 100'000 tonnellate movimentate nella zona; il resto va ancora ammucchiato sui territori regionali, e si é sempre lontani dal liberare le strade dall'immondizia. Necessari, quindi, altri soldi pubblici per lo smaltimento regionale e non, e il miglioramento non sembra ancora nemmeno percepibile. In più, quando il commissario propone un sito da destinare alle discariche, spesso si scopre già utilizzato dalle ecomafie per i loro rifiuti tossici illegali.
Riciclare proprio no? Qui sta il punto: dopo vent'anni senza che nessuno abbia sentito il bisogno di elaborare un piano sui rifiuti, oggi sembra troppo tardi per pensare alla raccolta differenziata. Il commissario De Gennaro però riconosce all'iniziativa almeno il pregio di arginare la crisi. Infatti la differenziata a Napoli c'é: con circa 4 volte gli addetti rispetto a Roma e Milano, se paragonati alla popolazione. Risultato: 10% di recupero a dire tanto. E dunque, nella situazione attuale, l'installazione degli inceneritori hi-tech (cd. termovalorizzatori) risulta desiderabile, se si pensa che le persone muoiono già per la diossina a causa della gestione ambientale di questi decenni.
Bassolino evita di dimettersi e, anzi, finge di essere d'aiuto al commissario straordinario (non é un complimento, é chiamato proprio così) chiedendo pubblicamente che gli si concedano altri soldi. Come chiede i soldi Bassolino...! Insomma, vorrebbe istituire un'altra commissione, solo lui e De Gennaro. Lui farebbe il tesoriere e De Gennaro si beccherebbe i pomodori in faccia.
Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, ha buttato la patata bollente nelle mani di Prodi (che immagine raccapricciante!), affermando che lui sapeva già da un anno, in seguito alla relazione del commissario Bertolaso (che, in seguito, pare abbia scoperto l'acqua calda), ma che non ha fatto nulla in proposito. Ha poi concluso l'arringa pro domo sua affermando che, su tali cose, ne lei ne Bassolino avevano alcun potere. Vedete come a volte si possano sopravvalutare le persone. Ha poi "assicurato" che non é il sindaco di Napoli a doversi dimettere. Chiunque egli sia
.



(qui sotto, il reportage di Riccardo Staglianò, dal sito di repubblica)